31 Ott Più Pratica per tutti!
Quando vuoi imparare qualcosa di nuovo, tipo giocare a tennis, quello che farai sarà cercare un posto dove poter fare pratica e diventare il prima possibile un bravo tennista. Probabilmente cercherai un campo vicino casa, un amico o un istruttore che possano insegnarti. Farai le prime uscite sul campo. Poi, dato che il tennis ti piace e che lo sport fa bene, seguendo i consigli di qualcuno che ne sa più di te comprerai una racchetta, scarpe e quant’altro. Fatto questo continuerai le lezioni con il tuo istruttore (o l’amico) e comincerai ad allenarti più seriamente. Il vincere qualche partita ti stimolerà ancora di più e cercherai di imparare quanto più possibile e sempre più velocemente.
Nessuno ti dirà mai: “Guarda, siccome non sei bravo a tennis, e hai tanto da imparare ancora, è meglio se fai meno esercizio e ti limiti a tirare le palline contro il muro. Solo per un po’ finché non diventi più bravo. Fidati, è meglio così…”
Assurdo? Mica tanto. Questo è esattamente quello che succede a scuola con tutti i ragazzi e ragazze che vengono definiti DSA (disturbi specifici dell’apprendimento). A questi studenti e studentesse, dal momento che “hanno problemi” con la lettura o la scrittura viene, di fatto, tolta l’opportunità di imparare attraverso piani e progetti speciali, più tempo per fare i compiti e così via. Ma, di fatto, non si è mai visto nessuno vincere una gara di corsa rallentando.
Piani e progetti speciali, avere più tempo, servono solo se permettono agli studenti di fare più pratica, non di meno, lavorare di più (e meglio), non di meno. L’obiettivo dovrebbe essere lo stesso di chi vuole imparare a giocare a tennis: lo si vuole fare il prima possibile ed ottenere risultati importanti il prima possibile. Si desidera accelerare, non rallentare! Quanto tempo sei disposto a restare a tirare palline davanti un muro? Cosa succederebbe se giorno dopo giorno dopo giorno ti facessero tirare solo palline contro il muro e non vedessi nessun risultato? Continueresti a giocare a tennis?
La pratica, quella che dovrebbero fare tutti gli studenti che “fanno fatica” a scuola, che siano DSA o meno o che siano a rischio di dispersione scolastica deve dare opportunità di aumentare il numero di comportamenti (leggere di più, non meno) e di migliorarne la qualità. In altre parole, la pratica deve servire a diventare veloci e precisi.
In TAGteach Italia crediamo che fare più pratica sia assolutamente necessario e i nostri materiali sono creati proprio per questo. Il video qui di fianco ne è un esempio. Qui stiamo facendo pratica di spelling, smontando e rimontando le parole. Usiamo i suoni delle lettere e non i loro nomi per evitare confusione: diciamo CASA e non CIAESSEA per indicare quell’edificio dove viviamo. Evitare la confusione consentono alla nostra studentessa di riuscire a discriminare i suoni, “connettendo” occhi (che vedono) e bocca che dice.