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Un grafico

Una caratteristica di noi esseri umani è quella di misurare. Noi misuriamo. Sempre.

“Ci vediamo tra 10 minuti”; “Quanti Kilometri mancano?” o ancora: “Mi mancano 10 pagine per finire il libro”. Tutte queste sono misure che “prendiamo” per capire in maniera semplice ed oggettiva il mondo. “Ci vediamo tra 10 minuti” è una misura oggettiva, “Ci vediamo tra poco” non lo è: per me “tra poco” vuol dire 10 minuti se mi devo vedere con una persona o anche mezz’ora se sono in macchina mentre sto andando da qualche parte.

Il TAGteach è una tecnologia scientifica, per cui misuriamo in maniera oggettiva anche gli apprendimenti attraverso la velocità di esecuzione di precisi comportamenti. “Giacomo ha letto 100 parole al minuto” è misura oggettiva, ovvero crea una definizione replicabile ed universale del fenomeno (ovvero di come Giacomo legga) “Giacomo ha letto bene!” non è una misura, è una sempre osservazione basata su quello che io  ritengo sia il criterio “bene”; non è replicabile e non è universale.

Esempio di uno Standard Celeration Chart: lettura

A destra vediamo uno Standard Celeration Chart (SCC). Il grafico che utilizziamo per le nostre misure. I pallini (in alto) indicano le parole lette al minuto da uno studente a partire da Settembre. I dati che salgono verso destra, indicano che lo studente sta leggendo più velocemente e quindi si sta avvicinando alla velocità fissata come obiettivo (linea orizzontale gialla, 150 parole al minuto). Fino a metà novembre tutto è proceduto secondo i piani con i pallini che sono saliti lentamente ma progressivamente. Poi hanno iniziato a scendere. Vedi quell’intervallo a metà novembre senza dati? Lo studente è rimasto a casa, e dopo il suo rientro i suoi ritmi sono rallentati.

Sia ben chiaro: stiamo valutando il processo di apprendimento, non lo studente; non gli stiamo “dando un voto” e tanto meno stiamo dicendo che legge “bene”, “meglio” o “male”. Stiamo cercando di capire se quello che abbiamo in essere è un programma ancora valido per raggiungere l’obiettivo delle 150 parole al minuto. Avendo registrato i dati di questo studente sui grafici da qualche anno, possiamo fare un confronto con quanto successo in precedenza e avere delle indicazioni su come procedere.

Questo è il grafico dello scorso anno, relativo allo stesso comportamento.

Lo Standard Celeration Chart (SCC) ci dice che anche lo scorso anno, più o meno nello stesso periodo (novembre), abbiamo avuto un calo delle prestazioni che poi sono risalite dopo le vacanze di Natale.

In questo caso lo SCC si rivela uno strumento preziosissimo perché ci permette di fare alcune ipotesi: a novembre un calo delle prestazioni è già avvenuto ma, al rientro a scuola dopo Natale, con lo stesso programma, la velocità di lettura ha ripreso ad aumentare. I dati sul grafico mi dicono che è il caso di aspettare il prossimo rientro dalle vacanze per vedere se questa tendenza sarà confermata. Senza il sostegno di dati oggettivi, quali le parole lette al minuto, questo tipo di lettura  non sarebbe stato possibile.

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